MO.RI.ME. dei Lupi del Sud -Programma del Movimento di Rigenerazione Meridionale

MANIFESTO PROGRAMMATICO

Programma del Movimento di Rigenerazione Meridionale

MO.RI.ME. dei Lupi del Sud

Homo mensura est e non res mensura hominis

Per cosa il branco deve lottare?

Hirpus Harpe Tahè Kyuì

Per realizzare i postulati e raggiungere gli obiettivi annunciati nel nostro Statuto, i Lupi del Sud adottano il Mo.Ri.Me. che rappresenta una dichiarazione di principi ed un programma che invita ogni componente del branco dei Lupi del Sud a lottare, in via pacifica, per cambiare ogni ingiustizia, corruzione, ipocrisia ed autoritarismo che governa lo Stato Paese Italia.

Considerando che il Meridione, per più di una motivazione dalla posizione geografica alla possibilità di investimenti e sperimentazioni, in uno dei pochi luoghi del mondo occidentale ancora in buona parte destrutturato e definanziato, al creativo capitale umano, è la chiave di volta per un vero sviluppo armonico tanto dello Stato Paese Italia, quanto dell’Europa stessa, occorre strutturare un Meridione plurale e solidale, fraterno dove la differenza diventi virtù e la diversità ricchezza; un Meridione dove il lavoro di tutti possa beneficiare a tutti, in una nuova prospettiva di potenziamento tanto della proprietà privata quanto di quella collettiva intesa come sintesi dei diritti ed interessi di tutti i privati soprattutto di una determinata area.

Un Meridione dove governare sia un servizio.

Un Meridione che sia parte di uno Stato Paese libero e sovrano, davvero Indipendente così da partecipare attivamente alla globalità dei meccanismi ma in maniera attiva, senza arrendersi agli imperi, alle Multinazionali.

I Lupi del Sud lottano affinché tutti i meridionali possano essere felici.

I Lupi del Sud è un’organizzazione Politica ampia, né a destra, né a sinistra, né a centro ma a Sud, includente tanto valori di destra, quanto programmi di centro, nonché prospettive di sinistra.

Il Mo.Ri.Me., di ispirazione sudamericana, lotta per cambiare ogni situazione di corruzione, antidemocrazia, ingiustizia e illegalità che spesso hanno portato la decadenza attuale che si esprime, poi, in crisi economica, politica, perdita di valori, violenza e decomposizione sociale.

Il Mo.Ri.Me. sostiene che le oligarchie burocratiche, imprenditoriali e politiche sono causa della attuale decadenza e antidemocrazia: questo degrado non si fermerà, se il popolo non si organizza per urlare BASTA.

Il Mo.Ri.Me. ritiene che deve essere bandito dalla politica chi è mosso da ambizione al denaro: il potere delle istituzioni pubbliche deve conoscere un cambiamento radicale di approccio e coniugarsi con Responsabilità, Cura ed Attenzione alla sofferenza della gente nonché del destino della Nazione.

Il Mo.Ri.Me. sostiene che è giunto il tempo di percorrere strade che portino all’impiego, al benessere, alla giustizia, all’indipendenza, alla sovranità, al rispetto dei diritti umani, alla sicurezza, alla tranquillità ed alla pace sociale per il Meridione.

Il Mo.Ri.Me. crede che questo cambiamento debba avvenire per via pacifica ed elettorale, per stabilire nel Meridione una vera Rappresentazione Democratica, così da favorire un Governo del popolo per il popolo meridionale.

Il Mo.Ri.Me. ha come parte del suo programma, la formazione ideologica e politica dei suoi partecipanti. La formazione deve consistere nel promuovere una nuova forma di agire, basata su valori democratici e legati ad nuovo umanesimo, non tesi alla spasmodica ricerca della soddisfazione di interessi egoistici, personali o di gruppo. Si tratta anche di promuovere la conoscenza della storia del Sud d’Italia ed invogliare la presa di coscienza del popolo circa l’importanza di un vero cambiamento di approccio soprattutto culturale.

I Lupi del Sud con il Mo.Ri.Me. portano avanti un progetto per affrontare e, quindi, risolvere i problemi nazionali.

I rappresentanti a tutti i livelli della formazione devono promuovere lo sviluppo del programma di lotta statale, i dieci punti che articolano il progetto e pertanto.

Punto 1

Per una rinascita delle coscienze, di un pensiero critico e solidale.

Occorre sviluppare una nuova corrente di pensiero che faccia fronte all’attuale degenerazione della società, la corruzione, la caduta delle istituzioni, la distruzione della natura, il vuoto consumismo, l’individualismo possessivo, la concentrazione della ricchezza in poche mani e la disumanità del potere.

Il Meridione, l’Italia e l’Europa, l’intero Globo, hanno bisogno di un profondo cambio di passo non solo dal punto di vista politico, ma anche economico, sociale e culturale: tale inversione di rotta può avvenire attraverso una rigenerazione morale ed etica.

Il Mo.Ri.Me. vuole attuare una rivoluzione delle coscienze così da proiettarsi verso una nuova corrente di pensiero critica, solidale, sostenuta dalla cultura del nostro popolo, nella sua vocazione al lavoro e generosità.

Una morale basata nella solidarietà, nell’appoggio reciproco, nel mutuo sostegno, nel rispetto delle diversità religiose, di etnie culturali ed orientamenti sessuali.

Il Mo.Ri.Me. intende promuovere il diritto al rispetto umano, riconoscere ed incrementare il senso di comunità, la salvaguardia dell’ambiente.

Non può essere accettato più il predominio del denaro, delle menzogne, dell’ipocrisia, della corruzione, tanto nella forma, quanto nella sostanza, perché ciò che viene ad essere calpestato è la dignità, la morale, il bene comune.

I Lupi del Sud lottano per recuperare l’etica Politica e nella Politica in quanto la Politica, con la “P” maiuscola, non può che essere una questione di tutti, e non solo dei politici, nonché dei gruppi di riferimento di questi ultimi.

Tutti i cittadini, come è sancito in Costituzione, hanno effettivo diritto a partecipare alle questioni pubbliche e sociali. La politica, con la “p” minuscola è spesso divenuta sinonimo di distorsione corrotta, compravendita di “indulgenze” di voto, riciclo di denaro, clientelismo e nepotismo senza meritocrazia.

Il Mo.Ri.Me. vuole ottenere per tutti il raggiungimento della felicità o di uno stato quanto più vicino a questa meta e si è consapevoli, considerata l’esperienza nelle umane cose, che ciò non può provenire dall’avido accumulo di denaro o beni materiali, bensì dal tentativo, instancabile, di procurare benessere a tutti, con il delineamento del recupero di spazi collettivi e pubblici da condividere insieme, trasversalmente, in quanto il pubblico è sintesi di diritti ed interessi privati nella gestione di cose comuni per quelli di oggi e delle generazioni a venire che impareranno, innanzitutto tramite l’esempio, fattivo e concreto, non attraverso vuote ed anacronistiche formule svuotate di ogni significato.

Punto 2

Una nuova etica repubblicana

Occorre riscoprire un’etica governativa e di gestione della cosa pubblica che si imponga alla degenerazione, la corruzione ed il fatuo “calcoletto da orticello”, spento, coniugabile solo con un mediocre utilitarismo di parte.

Occorre lottare contro tutte le forme di corruzione, di utilizzo del potere pubblico per arricchimento personale, o di gruppo, contro il mercato di influenze ovvero uso di meccanismi pubblici a beneficio di pochi.

Lottiamo per instaurare un vero senso del servizio pubblico, per l’eliminazione di stipendi eccessivi, il lusso governativo ed amministrativo che offende il popolo al quale appartiene, non si dimenticasse mai, la Sovranità così come sancito all’art. 1 della nostra Costituzione.

Lottiamo affinché l’esercizio del potere sia democratico, trasparente e renda conto alla società civile.

I Governi i Sindacati, Partiti, le Imprese, le Chiese, i Mezzi di comunicazione, anche elettronica, ed i loro rappresentanti diano riscontro circa l’origine ed utilizzo dei loro mezzi, proventi e, di conseguenza, della loro gestione.

Punto 3

Una democrazia al servizio del popolo

La democrazia è uno strumento ed una forma di governo che, anche da un punto di vista etimologico, si pone al servizio del popolo e della nazione contro l’autoritarismo., del singolo e/o dei pochi.

Lo Stato Paese Italia sembra essere sotto il controllo di una minoranza che utilizza il potere politico a beneficio di pochi.

Lottiamo per recuperare il principio della supremazia popolare, perno della nostra Costituzione, per mettere lo Stato a servizio dei suoi cittadini, di tutti i cittadini senza odiose differenze tra Nord e Sud del Paese.

La supremazia popolare implica maggiore partecipazione del popolo nella presa delle decisioni, anche attraverso l’indizione di referendum consultivi, plebisciti, revoca del mandato rappresentativo, iniziativa popolare ed altre forme di partecipazione repubblicana e democratica.

Punto 4

Per la difesa dell’apparato produttivo nazionale, le strutture strategiche, evitando liberalizzazioni scellerate e l’affarismo dei privati

Non si può annullare e sostituire la capacità nazionale di esecuzione e sviluppo tecnologico: se la pubblica amministrazione lavora male si licenziasse nella pubblica amministrazione come nelle società private perché per essere pagati occorre lavorare bene, a tuti i livelli.

I beni sul territorio nazionale devono essere amministrati a favore di tutti gli italiani per cui non si può permettere di consegnare il territorio, o parte del medesimo, ad imprese che lo devastano, magari non pagando o sfuggendo le imposizioni fiscali, e quindi generando povertà e finanche inquinando l’ambiente

I Lupi del Sud lottano per un Paese equo, in cui sia riconosciuto che il risorgimento tale è stato solo per una parte della penisola italiana: la relazione tra le parti del Paese e tra quest’ultimo e l’Unione Europea, ovvero altri Paesi della Comunità Internazionale, non deve essere di subordinazione, ma instaurato su basi di rispetto e cooperazione reciproco così da aiutare lo sviluppo di tutte le Regioni o Macroregioni, spingerle nella crescita economica e la generazione di impiego, al fine di poter affrontare le cause che generano il fenomeno migratorio dal Sud Italia, così come la protezione dei diritti umani, e lavorativi di tutti i cittadini.

Non si può risolvere la questione meridionale, nata con la malaunità italiana, svuotando di fatto il Meridione dell’unica risorsa che gli resta: il capitale umano.

Si è consapevoli che l’Italia doveva nascere ma con una confederazione di Stati Indipendenti e non con mascherate guerre di conquista vergognose anche perché sostenute da alcune potenze straniere.

Si chiede che venga chiesto scusa per il dolore e le ferite inflitte: siamo ancora vivi e si chiede un nuovo pactum societatis perché la società che è nata da quelle ceneri non è sana, non è armonica, non è credibile.

Attraverso il Mo.Ri.Me. verrà promossa la solidarietà per la lotta giusta dei popoli di tutto il mondo.

La difesa della supremazia nazionale meridionale implica ricostruire la politica verso altre nazioni e contesti, soprattutto mediterranei e meridionali, promuovendo la decolonizzazione, di fatto quanto di diritto, l’uguaglianza tra gli Stati.

Punto 5

Tutela di ogni integrità culturale

I Lupi del Sud lottano affinché a tuti i cittadini venga riconosciuto l’effettivo diritto alla non discriminazione, all’integrità culturale, al diritto di proprietà, al controllo ed accesso delle terre, nonché alla partecipazione politica.

Punto 6

Libero accesso all’informazione

Occorre la democratizzazione ed accesso ai mezzi di comunicazione di massa; nonché occorre garantire il diritto all’informazione reale.

Punto 7

Per un nuovo modello economico

I Lupi del Sud lottano per un nuovo modello economico: del resto la crisi mondiale economica rivela il fallimento del modello neoliberale il quale non è stato capace di dare benessere al popolo. L’imposizione di una politica economica da parte di organi finanziari internazionali fanno sì che il nostro Meridione non possa crescere: ciò che cresce sono, invece, disoccupazione, immigrazione, disuguaglianze. A causa di ciò è necessario trasformare il modello di sviluppo egemone per uno che blocchi questa descritta decadenza e garantisca benessere, felicità e nuova viabilità.

É bene preservare e restaurare i sistemi naturali nonché migliorare l’ambiente che ci circonda.

Il nostro progetto vuole dare input allo sviluppo attraverso iniziative private e sociali, però esercitando la responsabilità degli Stati, ovvero delle Regioni o delle Macroregioni, nelle attività strategiche riservate loro anche dalla Costituzione, non solo nel pianificare lo sviluppo ma anche come garanzia dei diritti sociali ed ambientali per la tutela dell’attuale e delle future generazioni.

In questo nuovo modello economico, il livello di vita delle persone deve essere indicativo di un’economia produttiva, assolutamente non speculativa.

Un modello dove lo Stato, ovvero le Regioni o le Macroregioni, si assumano la responsabilità di condurre lo sviluppo senza ingerenze esterne, dando impulso a produzioni nel settore privato e sociale, massimizzando l’impiego ed il valore aggiunto così da fornire appoggio all’educazione, alla scienza ed alla tecnologia.

Un modello che rinforzi il mercato interno, pagamenti giusti e remunerativi per i lavoratori su una base di meritocrazia vera; un modello che riconosca il diritto al lavoro, che promuova la libertà ed una democrazia sindacale costruttiva, senza oneri, pesi o gruppi di potere stagnanti; un modello che promuova un’economia di tutto il comparto nazionale, affinché quest’ultimo sia forte, appianando lo squilibrio plurisecolare tra Nord e Sud, e dove le relazioni commerciali con l’esterno siano quanto più possibile equilibrate e reciproche.

Un modello che rinforzi l’economia popolare, la piccola e media impresa, anche e soprattutto familiare, con finanziamenti accessibili ed economici per le attività produttive

Un nuovo modello, quindi, che promuova e concretizzi sul serio l’impianto costituzionale, vietando monopoli ovvero oligopoli nonché oligarchie di diritto e/o di fatto le quali, per loro ontologia, non possono che danneggiare l’economia del settore popolare di piccole e media e imprese, andando a colpire il potere di acquisto ed i risparmi delle famiglie, inoltre bloccando così gli investimenti e le assunzioni.

Un modello che escludi ingiustificati privilegi fiscali.

Un modello economico che riattivi l’agricoltura, il lavoro dei campi e recuperi la supremazia alimentare nonché il lavoro delle piccole e medie imprese.

Il Mo.Ri.Me. prospetta il raggiungimento di un’economia realmente solidale.

Punto 8

Per portare a termine i diritti sociali contro la disuguaglianza

I Lupi del Sud, attraverso il Mo.Ri.Me. lottano per realizzare i diritti sociali stabiliti dalla Costituzione ed ampliare il loro raggiungimento.

Per raggiungere un’educazione di qualità in tutti i settori, un buon livello di tutela della salute, dignitosa esistenza ed adeguata assistenza, l’accesso ai servizi base di vera qualità, diritto ad una alimentazione sana con prodotti sani, Mo.R.i.Me. lotta affinché tutti i meridionali ed italiani possano esercitare il proprio diritto al lavoro con salario giusto e remunerativo. Contro ogni riforma che annulli i diritti ai lavoratori e l’assistenza sociale al salario giusto e sicuro, i Lupi del Sud, attraverso Mo.Ri.Me. lottano per la difesa dei diritti delle aziende agricole soggette a speculazione rapace, nonché. per il diritto dei giovani ad una educazione di qualità e lavoro.

Il Mo.Ri.Me. lotta per tutti i diritti dei bambini, affinché abbiamo una buona educazione, insegnamenti adeguati ad affrontare il complesso gioco della vita, così da raggiungere e sviluppare un armonioso sviluppo motorio ed una socialità di qualità.

Il Mo.Ri.Me. lotta per l’accesso di tutti i cittadini alla lettura, alla musica, alla cultura in generale, affinché tutti possano contare su una base di beni materiali, delle risorse e di strumenti necessari per uno sviluppo normale della propria intelligenza, delle proprie capacità fisiche e della propria creatività.

Il Mo.Ri.Me. lotta per creare uno stato solidale che sia al servizio dei diritti dei cittadini, e soprattutto dei cittadini che vivono stati di vulnerabilità.

Punto 9

Per il rispetto umano contro ogni forma di violenza

Il Mo.Ri.Me. lotta affinché i diritti umani di tutti i meridionali ed italiani in genere siano ovunque riconosciuti ed affinché i diritti e le garanzie individuali siano fortemente assicurate, insieme ai diritti collettivi economici, sociali, culturali, i quali, quotidianamente, nella realtà effettiva spesso appaiono negati.

Le libertà civili e politiche non possono realizzarsi con efficacia, se non sono realizzati i diritti collettivi.

La violenza che sviluppa una politica sbagliata nell’affrontare il narcotraffico, (che viola i diritti umani) costa al Paese morti e vulnerabilità, soprattutto di giovani ai quali sono negati diritti sociali ed una speranza di una vita degna.

Alle vittime della violenza fisica e non solo, perché non può farsi dimenticanza dei risvolti della violenza in ambito culturale, sociale ed economico, non solo non viene fatta giustizia, ma tali vittime sono dimenticate.

La spirale di violenza genera violenza odio e frustrazione.

La pace è una necessità imprescindibile per lo sviluppo e la rigenerazione del Meridione e questa può essere generata solo dalla tranquillità sociale.

Le forze armate non devono essere usate in funzione civile o per reprimere i movimenti sociali.

Il Mo.Ri.Me. lotta affinché finiscano gli atti di impunità, in ogni modalità posti in essere, da e per chi giunge al potere: devono essere portate a termine tutte le investigazioni, tutte le violazioni ai diritti umani ed occorre che sia fatta giustizia.

Punto 10

Per il riscatto della terra, dell’agricoltura, per la supremazia alimentare e contro la depredazione delle risorse naturali. Approvvigionamento energetico

Il Mo.Ri.Me. lotta per recuperare la supremazia e autosufficienza alimentare, affinché si produca all’interno quanto più possibile di quanto necessiti alla popolazione: una popolazione che si trova in una posizione di sbilanciamento rispetto a ciò che consuma, è un popolo sottomesso a potenze speculative.

Il Mo.Ri.Me. lotta per espandere e difendere la piccola e media agricoltura, così che possa essere socialmente e ambientalmente sana e sostenibile.

L’attuale modello dello sviluppo economico non è sostenibile, e produce devastanti effetti economici e sociali con un impatto ambientale gravissimo, in molti casi irreversibile, una grande depredazione devastazione, che accresce smisuratamente un debito ambientale senza prospettiva di poter essere saldato.

Il Mo.Ri.Me. lotta per porre fine alla depredazione delle risorse ambientali e naturali, promuovendo azioni che garantiscano, restaurino e rispettino un uso sostenibile delle indicate risorse, soprattutto nel campo dell’approvvigionamento energetico.

Il Mo.Ri.Me. lotta per dare diritto dell’acqua potabile a tutti, rifiutando l’uso di organismi geneticamente modificati in ogni tipo di coltivazione agricola.

Alla domanda: “Per cosa il branco deve lottare?”

Noi rispondiamo:

Hirpus Harpe Tahè Kyuì

I lupi combattono per la libertà

PER MIGLIORARE LE NOSTRE VITE!! ABBIAMO IL DIRITTO, LA LIBERTÀ DI PROVARE AD ESSERE FELICI”.